“Ma, prima di salire, si deve scendere. Si deve provare tutto il dolore degli umani, piangere tutte le lacrime del mondo. Sentire la fiamma del peccato e della punizione sulla propria pelle; come tante volte è accaduto agli italiani nella storia, che non è fatta di vittorie militari e di passeggiate trionfali ma di tribolazioni, miseria, sacrifici, epidemie; cui ogni volta è seguita la rinascita. Per questo è una storia che può soltanto finire bene.” La commedia, per definizione, è un’opera letteraria con un inizio drammatico e un finale positivo: questo è il percorso di Dante, che parte dall’Inferno e arriva al Paradiso, questa è la situazione sperata per l’Italia, che dopo le guerre intestine il Poeta auspica possa trovare un futuro unito, questo è il destino dell’Uomo, che nonostante le sofferenze terrene può augurarsi l’eternità celeste. Aldo Cazzullo, con Riveder le stelle, cerca nell’immensa allegoria della Divina Commedia, e in particolare nell’Inferno, tracce dell’Italia conosciuta e sognata dall’Alighieri. In effetti si scopre che i richiami sono continui e viene dimostrato che il Bel Paese nasce proprio grazie all’opera letteraria più importante di tutti i tempi, che gli ha creato un’identità. L’analisi precisa della prima cantica è trattata da Cazzullo in modo accessibile e moderno. Difficile comprenderne tutte le parti se non si ha una conoscenza abbastanza rilevante della Divina Commedia e di Dante, tuttavia permette a chi ha una buona base in materia di riscoprire alcuni dettagli, di leggere alcuni passaggi in chiave contemporanea e soprattutto di riflettere sull’onore dell’Italia di avere un’origine difficile, sofferta ma anche nobile e unica perché legata all’arte nella sua forma più eccelsa.

recensione di @ilibridiboccadoro (instagram)

Editore: Mondadori
Collana: Strade blu
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 22 settembre 2020
Pagine: 288 p., Brossura
  • EAN: 9788804732273