Resoconto della strage realmente accaduta nel Kansas nel 1959 della famiglia Clutter, crudo, dettagliato e preciso. Seguiamo le vicende della famiglia Clutter, poco prima del loro quadruplice omicidio, marito, moglie e due dei quattro figli, e parallelamente percorriamo la strada che i due assassini, una coppia mal assortita potrei dire, fanno fino alla tenuta Clutter. Dopo la strage, Capote ci guida nella conclusione del caso e come Dick e Perry vengono arrestati e messi all’”angolo” ovvero l’angolo dove era prevista la pena di morte tramite impiccagione. Capote si recò personalmente sul luogo del delitto e personalmente ascoltò i membri della comunità di Holcomb, come lui stesso specifica all’inizio del libro. Seguì per mesi le ricerche sull’assassino, o assassini come subito ipotizzarono gli investigatori, e riporta tutto fedelmente al lettore quasi fosse un diario di bordo. La scrittura è fitta, densa, con parecchi cambi di narrazione, e dopo metà libro ti coinvolge al punto da non voler smettere perché vuoi sapere come andrà a finire, come li prenderanno e come finirà la storia. Inoltre, il libro, che si prefigura come una cronaca di questo spietato omicidio, tocca un tema ancora oggi spinoso: la pena di morte, ancora presente in alcuni stati americani. Consigliato a chi ha voglia di una storia vera, crudele, scritta bene e con analisi psicologiche.

Luana Indelicato

 

Libri di Truman Capote

Truman Capote

1924, New Orleans

Scrittore statunitense. È una delle voci più originali della letteratura americana del Novecento.
Dopo il felice esordio con il romanzo Altre voci, altre stanze (1948), furono pubblicati L’arpa d’erba (1951) e Si sentono le muse (1956).
I due romanzi più famosi sono Colazione da Tiffany (1958) e A sangue freddo (1966), considerato il suo capolavoro e Capote lo definì non-fiction novel, cioè romanzo-verità. Da ciascuno di questi due romanzi sono stati tratti dei film; quello di maggiore successo è Colazione da Tiffany (1961) di Blake Edwards, con Audrey Hepburn.
L’ultimo romanzo, rimasto incompiuto, è Preghiere esaudite che avrebbe dovuto essere un affresco del mondo scintillante e glamour dell’alta società statunitense. I primi capitoli furono pubblicati sulla rivista “Esquire” nel 1975, ma furono accolti molto freddamente. Capote non si riprese dalla stroncatura ed entrò in una spirale di droga e alcol che lo condusse alla morte.
Oltre che nella narrativa, Capote si cimentò anche nel saggio (Musica per camaleonti, 1980) e nella sceneggiatura cinematografica (Il tesoro dell’Africa, 1954, diretto da John Huston).