Alice Urciuolo, una manciata di anni in più delle ragazze e ragazzi del suo romanzo, nata e cresciuta negli stessi luoghi in cui è ambientato -i piccoli centri dell’Agro pontino e la bella spiaggia di Sabaudia- riesce molto bene ad accompagnarci alla scoperta di una realtà adolescenziale che ben conosce. La ripetizione della loro quotidianità, diventa ripetizione di meccanismi relazionali e sociali che si fanno ritualità e, dopo un tragico accadimento, trovano l’oggetto della loro adorazione. Il libro è ben strutturato, oso dire ragionato. Risulta vincente la scelta della narrazione in terza persona e di eleggere a protagonista il “gruppo”. Molto brava l’autrice nel dosare i termini gergali e le azioni che ruotano intorno all’uso del cellulare, che non appesantiscono la narrazione. Il montaggio ha i tagli giusti nell’incastrare le varie individualità, riflettendo l’esperienza di sceneggiatrice dell’autrice. Pubblicato, dalla casa editrice 66thand2nd con la raffinata cura a cui ci ha abituato , “Adorazione” ha fatto parte della dozzina selezionata al Premio Strega 2021. Questa lettura mi ha lasciato la sensazione di essere stata la vicina di ombrellone di questo gruppo di giovani e di rivederli ogni sera per il tempo di una vacanza. Li ho osservati, ascoltati, anche spiati, poi il divario generazionale a lungo andare ha visto scemare il mio interesse per loro. Consigliabile agli adolescenti che vogliono iniziare a confrontarsi con letture adulte.

 

Beatrice Maffei