Nell’agosto del 1991 Tizio Terzani, giornalista, giramondo e grande conoscitore dell’Asia, naviga il leggendario fiume Amur che attraversa l’intera Siberia per sfociare in Cina. Durante questa navigazione il 17 agosto viene a conoscenza di un fatto storico determinante per la situazione geopolitica mondiale: il putsh ai danni di Gorbaciov. Quest’avvenimento scaturisce nel giornalista fiorentino, la curiosità di vedere con i propri occhi i mutamenti e gli effetti sociali e intraprende così un viaggio per le repubbliche socialiste dell’Unione sovietica che celermente si sta dissolvendo. Percorre gli stati dell’Asia centrale e scopre che la fine del regime sovietico non coincide affatto con l’inizio di un processo di democratizzazione, ma viene sostituito dall’islamizzazione della società. La riscoperta della religione va di pari passo con la riscoperta dell’identità nazionale. L’autore in questo libro reportage non annota solamente le cause e gli effetti della caduta del potere centrale di Mosca ma racconta anche la lunga storia di ogni paese che raggiunge, con le loro differenti usanze e tradizioni culturali ataviche. Ci racconta la magnificenza di luoghi epici come Samarcanda, una delle città più antiche del mondo, lo sviluppo di metropoli pronte ad un’immediata modernizzazione con grattacieli ed edifici all’avanguardia, tutto sotto l’ombra delle innumerevoli statue di Lenin che “cadono”. Quest’opera è una testimonianza reale storica, un saggio politico e sociale ma anche un magnifico testo di viaggio capace di fare sognare il lettore e a portarlo in luoghi ai confini della terra.

Edizione Tea

 

Antonio Martino