Vincitore del Premio Strega 2010, Canale Mussolini è una saga familiare,, racconta le vicissitudini della famiglia Peruzzi che vive nel Polesine nel confine tra il rodigino e il ferrarese. Sono un nucleo familiare numeroso di 17 figli, braccianti e mezzadri dei ricchi proprietari terrieri i conti Zorzi Vila. È ambientato nella prima metà del novecento, l’asse portante e guida decisionale è il fratello maggiore Pericle, la madre è la figura morale e padrona incontrastabile del focolare domestico. Causa una legge economica fascista quota 90, che equipara 90 lire ad una sterlina, per vari motivi si trovano costretti per ripianare i debiti a cambiare drasticamente la loro vita. Si trasferiscono nell’ Agro Pontino dove il Duce sta bonificando una zona da sempre impervia e infestata. Questo viaggio verso il sud, fenomeno emigratorio insolito, può essere equiparato come l’esodo degli ebrei dipartiti dall’Egitto verso la Terra Promessa, le guardie del Faraone schierate coi fez e le camicie nere a guidare la fiumana di speranzosi nel prendere possesso del loro Mar Rosso, per i Peruzzi famiglia fortemente fascista Mussolini viene idealizzato come un Mosè. La voce narrante dell’opera è un nipote indecifrato dei tanti zii, la trama è ricca di dialoghi contornata dal tipico dialetto veneto-emiliano. Canale Mussolini si può definire anche un romanzo storico, i Peruzzi sono protagonisti attivi degli avvenimenti storici del loro tempo: la prima guerra coloniale eritrea, la prima guerra mondiale, il biennio rosso, la nascita e l’affermazione della dittatura fascista, la seconda guerra mondiale. Nelle varie difficoltà, tra emigrazione, pregiudizi, malaria, guerre, miseria e dolori i Peruzzi saranno testimonianza viva della prima metà del Novecento.

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recensione di Antonio Martino