Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij, uno dei capolavori assoluti della letteratura mondiale.
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Titolo: Delitto e castigo
Autore: Fëdor Dostoevskij
Anno di pubblicazione: 1866
Genere: Romanzo psicologico, filosofico, realista
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Trama in breve (senza spoiler gravi)
Il protagonista, Rodion Romanovič Raskol’nikov, è un ex studente povero di San Pietroburgo, tormentato dalla sua condizione e da una teoria: che alcuni uomini “straordinari” abbiano il diritto di oltrepassare la morale comune per realizzare grandi fini. Per dimostrarlo, decide di uccidere una vecchia usuraia. Da quel momento, però, non inizia la liberazione che si aspettava, ma un profondo e crescente tormento interiore.
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Temi principali
• Colpa e redenzione: La vera “pena” non è il carcere, ma il rimorso, il senso di colpa, la lotta interna dell’anima.
• Morale e giustizia: Dostoevskij esplora se esista una morale assoluta e cosa succede quando l’uomo prova a sostituirsi a Dio.
• Psicologia del crimine: Uno dei primi romanzi che analizzano in profondità la mente di un criminale, prima ancora della nascita della psicoanalisi.
• Povertà e alienazione sociale: Il contesto sociale russo del tempo (disuguaglianza, oppressione, disillusione) è parte attiva nella storia.
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Personaggi memorabili
• Raskol’nikov: Intelligente, orgoglioso, contraddittorio. È sia carnefice che vittima, sia cinico che sensibile.
• Sonia Marmeladova: Giovane prostituta, povera e pura, rappresenta la fede, la compassione e la redenzione.
• Porfirij Petrovič: L’astuto ispettore che indaga sul crimine, simbolo della giustizia “umana” ma anche della comprensione.
• Svidrigajlov: Oscuro, ambiguo, personifica un’altra possibilità dell’“uomo straordinario”, spinto però solo da piaceri egoistici.
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Stile e struttura
• Il romanzo è intenso, denso di dialoghi interiori, monologhi, tensione psicologica.
• San Pietroburgo è quasi un personaggio vivo, opprimente, malata, specchio dello stato mentale di Raskol’nikov.
• Lo stile di Dostoevskij è profondo, talvolta visionario, con passaggi filosofici ma anche drammatici e coinvolgenti.
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Perché leggerlo oggi
Delitto e castigo non è solo un giallo o un romanzo sulla colpa: è un viaggio nel cuore dell’uomo, nel confine tra il bene e il male, tra orgoglio e compassione. Dostoevskij anticipa temi moderni come l’alienazione, la giustificazione ideologica della violenza, la crisi di valori. È un libro che cambia chi lo legge.
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Citazione memorabile
“Ho solo ucciso un pidocchio, Sonia, un pidocchio inutile, schifoso.”
(Questa frase, apparentemente fredda, racchiude tutto il dramma morale e l’autoinganno del protagonista.)
Angelica