Che Agatha Christie sia la maestra del “giallo” penso sia innegabile. La storia che racconta questo libro credo sia conosciuta a molti lettori e sicuramente ai fedeli di questo genere letterario. Io, che non sono un’appassionata e non avevo ancora letto nessun libro di quest’autrice, ne sono rimasta impressionata e affascinata. È la storia di una scia di omicidi che si dipana su un’isola vicino le coste del Devon, in Inghilterra. I protagonisti della vicenda sono anche le stesse vittime che con un raggiro vengono invitati sull’isola, ognuno ha un segreto da nascondere, ognuno ha una macchia sul proprio passato. Si rendono conto che non si tratta di una semplice vacanza già dalla sera stessa del loro arrivo, quando una voce da un grammofono lancia accuse su ognuno di loro pesanti come macigni. Di delitti si parla e di delitti si circondano fin da subito. 10 sono gli ospiti ma pian piano cominciano a morire in circostanze misteriose. Dopo aver constatato che sull’isola non c’è nessun altro che loro, i sospetti cominciano ad incrociarsi… si guardano e si studiano perché hanno capito che il responsabile è uno di loro. Una filastrocca incorniciata come un quadro e posta nella stanza di ciascuno di loro si rivela poco a poco premonitrice. Fino all’ultimo non si capisce quale sia la mano responsabile di questi crimini… le congetture e le osservazioni che fanno uno o a proposito dell’altro sono argute e sagaci ma non bastano per venirne a capo. Non c’è quindi un singolo personaggio che indaga e setaccia tutti gli aspetti del caso… sono tutti detective, tutti colpevoli, tutti sospettati e tutti vittime! Geniale… geniale è l’aggettivo giusto! È uno di quei libri senza tempo, che si legge tutto d’un fiato, che ti prende per mano e ti porta all’interno di un labirinto che non finisce più.

 

Anastasia Pisani