Prima di diventare opera letteraria vera e propria, la favola fu certamente un racconto popolare, oggetto di tradizione tra le varie generazioni. Comunemente viene indicato in Esopo il padre della favola greca. Ciò anche se più di un nome illustre, e tra questi, Giambattista Vico, ne hanno addirittura negato l’esistenza. DI ESOPO sappiamo comunque ben poco. Visse probabilmente nel VI secolo a.C. Ci è giunta notizia che le sue favole fossero già molto conosciute ed apprezzate nel V secolo ad Atene.
A noi sono giunte circa 400 favole. La maggior parte hanno come soggetti gli animali Sono ben note le favole che enfatizzano l’astuzia della volpe come l’arroganza del leone. Ma protagonisti di altre favole sono anche gli dei e gli uomini.
Tutte le favole a noi pervenute si contraddistinguono per la loro essenzialita’. Ma ciò che le esalta è la morale insita in ciascuna favola. Nulla di trascendentale nel messaggio che l’autore vuole far pervenire al lettore. Ma qualcosa di essenziale e comune alla morale popolare come l’esaltazione della prudenza e della moderazione non disgiunto da una sostanziale ammirazione per l’astuzia che finisce con il prevalere sulla stoltezza.