Caleb è un uomo che ha perso tutto dalla vita. Durante un giro nei monti dell’Arizona con il cane, Silent Joe, si imbatte in una caverna dove trova un vaso in oro. Tornato a casa, dopo aver detto alla sua fidanzata della fortuna in cui si è imbattuto, decide di osservare da vicino il vaso. Dopo poco tempo, il cane emette uno strano verso. Jim, un pilota di elicottero, torna nella sua città natale per dare l’ultima sepoltura a suo nonno, mancato poco tempo prima. Viene a scoprire che Caleb è morto dopo essersi recato a casa sua per salutarlo. Ma il morto non è “normale”: nel suo cadavere non ci sono impronte digitali dell’assassino e le ossa del cranio sembrano ridotte in polvere. Jim inizia a indagare sulla vicenda, soprattutto su chi potrebbe essere l’omicida di Caleb. Dopo pochi giorni, però, viene anche a conoscenza della morte di Jed, un assassino rinchiuso in prigione, cugino di Caleb e della fidanzata della prima vittima. Jim inizia ad indagare sulle strane morti fino a scoprire un qualcosa che lo cambierà per sempre. Avevo iniziato questo romanzo diversi anni fa, quando lo avevo comprato ma non mi aveva entusiasmato molto e dopo poche pagine ho lasciato perdere. Grazie a diverse persone l’ho preso di nuovo in mano e devo dire che Faletti è sempre una garanzia. È davvero diventato una droga e non riuscivo a staccarmene, tanto che mentre lo leggevo mi sembrava di essere coi protagonisti e dovevo trattenermi dal parlare con loro, soprattutto mentre lo leggevo in treno. La storia che ho raccontato è solo una piccola parte, in quanto intorno alla vicenda principale ce ne sono altre che danno una maggiore caratterizzazione ai personaggi, in particolar modo a Jim, notando il suo cambiamento da quello che era al suo arrivo per le ultime esequie di suo nonno fino alla fine del romanzo, dove farà un gesto che lascia tutti senza fiato. La storia è ben articolata e anche nel finale viene spiegato tutto bene e, nonostante il romanzo sia abbastanza corposo (la mia edizione è intorno alle 500 pagine), ogni vicenda non è lasciata da parte ma sono spiegate e arrivano tutte a una conclusione che lascia a bocca aperta. Ogni personaggio è ben inserito nella storia e non ci sono dialoghi o persone che sono messi li per caso ma hanno la loro funzione che sarà fondamentale per l’epilogo della storia. Parlerei di questo romanzo per ore e ore ma devo dire che mi è piaciuto davvero tanto e mi ha fatto tornare indietro negli anni, quando leggevo questo scrittore, purtroppo mancato nel luglio 2014, nelle pause tra una versione di greco e un capitolo di filosofia (anni che non mi mancano molto, in verità). Ve lo consiglio caldamente e spero che vi possa piacere molto anche a voi!

Lorenzo Peluffo