I ponti della delizia di Guido Cervi Ed. Piemme, Romanzo storico ambientato in Friuli Venezia Giulia durante la Prima guerra mondiale, ha come interpreti principali Tarciso Angeretti sergente dell’esercito italiano, protagonista esponenziale dei racconti del conflitto bellico e Ersilia giovane vedova di guerra di Udine, ‘ maestrina” intenta a combattere una “personale” guerra: portare in salvo la trovatella bambina di 6 anni, Anita. L’epicentro storico della Grande Guerra su cui l’autore pone la “lente d’ingrandimento” sono i giorni che determinarono la disfatta di Caporetto, la più grande sconfitta bellica e morale dell’intera nazione. In quel momento emerse la doppia figura dello spirito italiano: una disorganizzazione ed un inadeguata strategia da parte dei vertici militari e governativi ed esempi di eroismi encomiabili di semplici guarnigioni e di civili. In realtà, i soldati non avevano mai capito per quale motivo fossero stati gettati nel grande tritacarne del grande conflitto e tantomeno erano interessati a saperlo. L’autore descrive la vita di guerra di trincea, tra stenti e fame, l’ultimo combattimento tra uomo e uomo, dell’assalto con la baionetta al grido dell’ “Avanti Savoia”. Caporetto ancora oggi viene utilizzato per indicare una grande sconfitta, in quei giorni senza comando, dopo la caduta di Udine l’esercito italiano fu costretto ad un ripiegamento ed ad una difesa ai ponti del Tagliamento. Le vite di Tarciso ed Ersilia, vengono narrate parallelamente, come fossero due romanzi per evidenziare ed uniformare un eroismo comune ma differente quello militare e quello civile. I Ponti della Delizia oltre ad essere un romanzo storico è anche un romanzo d’avventura, i cui eroi, persone perfettamente comuni, sono forzati ad affrontare, in un ben definito ambito geografico- temporale, particolari vicissitudini nel quadro di un drammatico evento collettivo nazionale. Dunque la Storia come somma di piccole “storie” individuali, per cui ogni personaggio è protagonista e spettatore del grande dramma.

 

recensione di Antonio Martino