L’essere umano è una parte di quel tutto che noi chiamiamo “Universo”, una parte limitata nello spazio e nel tempo. L’uomo sperimenta sé stesso, i suoi pensieri e i suoi sentimenti scissi dal resto — una sorta di illusione ottica della propria coscienza. Lo sforzo per liberarsi di questa illusione è l’unico scopo di un’autentica religione. Non per alimentare l’illusione ma per cercare di superarla: questa è la strada per conseguire quella misura raggiungibile della pace della mente.

Albert Einstein (Ulma, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955) è stato un fisico tedesco naturalizzato svizzero e statunitense. Viene riconosciuto come uno dei scienziati più importanti di tutti i tempi, e come uno dei padri della relatività e della meccanica quantistica, e fu Premio Nobel per la Fisica nel 1921. Il 14 marzo del 1879 nasceva a Ulma, Albert Einstein da un noto proprietario di una fabbrica che produceva macchinari elettrici, Hermann Einstein, e di Pauline Koch. Muore il 18 aprile del 1955 a Princeton a causa di un aneurisma dell’aorta addominale, per il quale fu operato già nel 1948.

Curiosità: Einstein insieme a Bertrand Russell, firmarono il Manifesto Russell-Einstein, nel quale descriveva il pericolo di usare armi nucleari.

 

Qual è il senso della vita, o della vita organica in generale? Rispondere a questa domanda implica comunque una religione. Mi chiederete, allora, ha senso porla? Io rispondo che l’uomo che considera la propria vita e quella delle creature consimili priva di senso non è semplicemente sventurato, ma quasi inidoneo alla vita.
“Da Come io vedo il mondo, Il senso della vita”