Il canto del destino

Voi che lassù vi aggirate nella luce
sul soffice suolo, o beate divinità!
Rilucenti, divini aliti
lievemente vi sfiorano,
come dita d’artista
le sacre corde.
Indifferenti al fato, come addormentati
poppanti, respirano gli abitatori del cielo;
castamente custodito
in piccola gemma
fiorisce per sempre
per loro lo spirito,
e gli occhi, beati,
guardano nel calmo
eterno chiarore.

Johann Christian Friedrich Hölderlin (Lauffen am Neckar, 20 marzo 1770 – Tubinga, 7 giugno 1843) è stato un poeta tedesco. Viene considerato come uno tra i più grandi della letteratura e poeti di tutti i tempi. Da molti viene visto forse come Uno tra i poeti più grandi di fama mondiale ma dimenticato nel tempo, anche forse per la sua malattia mentale che soffrirà per il resto dei suoi giorni e che lo portò a ricoveri nella clinica psichiatrica. Passerà il resto dei suoi giorno chiuso nella famosa “Torre di Holderlin” presso la famiglia Zimmer. Il 20 marzo del 1770 nasceva a Lauffen am Neckar, Johann Christian Friedrich Hölderlin da Heinrich Friedrich e Johanna Christiana Heyn. Muore il 7 o 8 giugno del 1843  a Tubinga, a causa di una polmonite.

 

Il caro suolo della patria mi dà gioia e dolore. Io sono ora ogni mattina sulle alture dell’istmo di Corinto e, come l’ape tra i fiori, la mia anima vola spesso or qui or là tra i mari, che a destra e a sinistra rinfrescano i piedi dei miei monti infocati. Soprattutto uno dei due golfi avrebbe dovuto allegrarmi, s’io fossi nato un migliaio d’anni avanti.
Incipit, Iperione