Eccetto l’amore

Non amavo, ma piangevo. No, non amavo, tuttavia
solo a te ho indicato nell’ombra il volto adorato.
Tutto nel nostro sogno non assomigliava all’amore:
né ragioni, né indizi.

Solo noi ha salutato questa immagine dalla sala serale,
solo noi – tu ed io – le abbiamo portato un verso lamentoso.
Il filo dell’adorazione ci ha legati più forte
dell’innamoramento – degli altri.

Ma l’impeto è passato e dolcemente qualcuno si è avvicinato
che non poteva pregare, ma amava. Non affrettarti a condannare!
Ti ricorderò come la più tenera nota
nel risveglio dell’anima.

Tu vagavi in questo animo triste come in una casa non chiusa.
( nella nostra casa, in primavera…)non definirmi quella che ha dimenticato!
Io ho riempito di te tutti i minuti tranne
il più triste – quello dell’amore .

Marina Ivanovna Cvetaeva (Mosca, 8 ottobre 1892 – Elabuga, 31 agosto 1941) è stata una poetessa e scrittrice russa. Viene riconosciuta come una delle poetesse russe più importanti del 900,  e fu anche figlia di Marija Aleksandrovna Mejn, una brava pianista allieva del compositore  Nikolaj Rubinštejn. Rimase influenzata da due grandi poeti Boris Pasternak e Alexander Puskin. L’8 ottobre del 1892 nasceva a Mosca, Marina Ivanovna Cvetaeva da  Ivan Vladimirovič Cvetaev e  Marija Aleksandrovna Mejn. Il 31 agosto del 1941 moriva a Elabuga, Marina Ivanovna Cvetaeva.