Se è facile raccontare la vita, ben più difficile è viverla, e siamo tutti dispostissimi a chiamare in causa «i nervi», o qualsiasi altra parola d’ordine che serva a occultare i nostri desideri. Lucy amava Cecil; George la rendeva nervosa; s’incaricherà il lettore di spiegarle che i termini delle due frasi avrebbero dovuto essere invertiti? (Da Camera con vista)

Edward Morgan Forster (Londra, 1º gennaio 1879 – Coventry, 7 giugno 1970) è stato uno scrittore britannico. Viene riconosciuto come uno dei scrittori più importanti del novecento, scrivendo più che altro romanzi e racconti brevi come grandi capolavori, Passaggio in India, Camera con vista , Maurice e Casa Howard . Alcuni dei suoi romanzi dì furono anche celebri rappresentazioni cinematografiche. Il 1º gennaio del 1879 nasceva a Londra, Edward Morgan Forster. Muore il 7 giugno del 1970.

Curiosità: Dal 1913 Foster non nasconderà più la sua omosessualità.

Possiamo anche cominciare con le lettere di Helen alla sorella.
Casa Howard, martedì
Carissima Meg,
non è come ce l’aspettavamo. È vecchia e piccola e nel complesso deliziosa… in mattoni rossi. Già ora, noi ci stiamo dentro a stento e il Cielo sa cosa accadrà domani, quando Paul (il figlio più giovane) arriverà. Dall’atrio si va a destra o a sinistra, nella sala da pranzo o nel salotto. L’atrio stesso è praticamente una stanza. Apri un’altra porta e trovi le scale che vanno, attraverso una specie di galleria, al primo piano. Qui, tre camere da letto in fila e tre, sempre una accanto all’altra, sopra nell’attico. Questa non è propriamente tutta la casa, ma è tutto quello che si vede: nove finestre guardando in alto, dal giardino.
Poi c’è un grandissimo olmo dalle foglie larghe e dai lunghi rami, sulla sinistra, piegato un poco sopra la casa, e situato al confine, tra il giardino e il prato. Quest’albero io l’amo già tanto. Anche olmi comuni, querce non più brutte delle normali querce, peri, meli e una vite. Niente betulle argentate, però. Ma devo venire al padrone e alla padrona di casa. Volevo solo mostrarti che non è per nulla quello che ci aspettavamo. Perché mai avevano stabilito che la loro casa dovesse essere tutta timpani e labirinti e il loro giardino tutto vialetti di color giallo? Semplicemente, credo, perché li associavano con alberghi costosi; la signora Wilcox che avanza in begli abiti per lunghi corridoi, il signor Wilcox che tiranneggia i facchini, ecc. Noi donne siamo così ingiuste.

[Edward Morgan Forster, Casa Howard (Howard End), traduzione di Enrico La Stella, G.T.E. Newton Compton editori, 1993.]