Il romanzo di Faulks copre un arco di tempo di settant’anni, e narra gli eventi in tre specifici periodi: 1910, 1916-1918, e 1978-1979. In questi tre momenti facciamo la conoscenza del protagonista, Stephen Wraysford, della sua appassionante e concitata storia d’amore con Isabelle, donna francese già sposata, della sua esperienza nella Grande Guerra, e del suo fantasma presente nella realtà “dei vivi”. Dopo una breve sezione iniziale dedicata agli avvenimenti del 1910, che danno avvio alla narrazione, il romanzo si concentra principalmente sulla guerra. Le descrizioni della vita al fronte, il senso del dovere, la stanchezza, e gli orrori vissuti dai soldati sul fronte francese sono piuttosto crude e prendono infine sopravvento sulla storia d’amore. La narrazione non scorre sempre fluida, intralciata a mio parere dalle lunghe, forse eccessivamente, descrizioni del fronte e delle spedizioni nelle gallerie sotterranee, che il più delle volte mi hanno trasmesso un senso di ansia e angoscia. Sebbene la morte sia uno dei tanti protagonisti di questa storia, è in realtà proprio il desiderio di vivere, e di libertà, che irrompe e si impone sul “canto del cielo” ovvero il rumore sordo e incessante dei bombardamenti. È un romanzo da leggere per chi è appassionato della storia, e in particolare della Prima Guerra mondiale.

 

recensione di Luana Indelicato