Lo psicologo forense Philip Taiwo è il protagonista di questo esordio letterario. La storia si basa su delle uccisioni realmente avvenute in Nigeria di alcuni studenti universitari. Egli viene ingaggiato dal padre di una delle vittime per far luce su questa morte orribile: dare giustizia al figlio accusato ingiustamente. Il romanzo è un ritratto della mafia nigeriana e delle esecuzioni sommarie da parte di alcuni gruppi etnici dell’Africa. Il lavoro da parte dello psicologo si fa subito tenace e difficile, ma tale compito è supportato da Chika il suo autista personale. Tra indagini, segreti e insidie, riuscirà a risolvere il caso. Tuttavia, il male che circonda l’assassino è duro da comprendere; perché chi ha capacità così radicate e predisposte a piani così articolati e precisi, non è frutto di un serial killer bensì di un narcisista manipolatore con personalità bipolare. Il libro si presenta con scrittura scorrevole e capitoli brevi, all’interno una voce fuori campo da parte della personalità disturbata, fa si che il racconto diventi più avvincente. Consiglio per chi volesse conosce gli aspetti più cruenti dell’Africa.

Elena Antonini