Questa storia mi ha catturata fin dall’inizio, un racconto intramontabile, nonostante i suoi anni. Anche se in alcuni punti la lettura va avanti lentamente, è riuscita comunque a tenere alta la mia curiosità, facendomi proseguire con entusiasmo. È un racconto veramente speciale! È un turbine di emozioni: amore, odio, vendetta, compassione… Il personaggio protagonista mi ha fatto venire in mente Quasimodo, il gobbo di Notre-Dame de Paris, che amava tanto senza essere corrisposto a causa del suo aspetto. Così Erik, angelo della musica, con una voce ammaliante ma dall’aspetto deforme, viene isolato. Per essere sincera, anche in me ha suscitato sentimenti contrastanti: a volte l’ho detestato e a volte l’ho compatito. Quest’uomo, se così si può definire, si nasconde dietro la maschera del Fantasma dell’Opera e crea subbuglio all’interno del teatro. Innamorato pazzo della cantante Christine Daaé, decide di rapirla e portarla nella sua dimora sotterranea per far sì che lei lo riscatti e che gli renda giustizia per essere stato emarginato a causa della sua bruttezza. La ballerina però, è innamorata del visconte Chagny e quindi non corrisponde il suo amore, ma prova per lui un sentimento di compassione devota, per via della sua voce ipnotizzante. Il suo amato visconte, insieme ad un altro personaggio bizzarro chiamato il Persiano, farà di tutto per liberarla da questo posto infernale. In questo luogo oscuro accadrà l’incredibile e da qui si evincerà anche la grandezza dello scrittore che io definirei geniale! Le frasi pronunciate dal fantasma in questa atmosfera onirica rimbombano nella mente e ti fanno capire quanta sofferenza c’è in un amore non corrisposto. Una gran bella lettura che son sicura non dimenticherò mai. Buona lettura!
Giusy Aloe