Selinunte è un piccolo paesino dove tutti si conoscono; così, quando un giorno arriva il nuovo libraio, tutti lo guardano con diffidenza, con sospetto. Egli è uno sconosciuto, non fa parte della comunità e pertanto deve essere isolato. Per giunta il nuovo libraio non vende, come ci si aspetterebbe che facesse, i libri, ma la sera si siede nel suo negozio e li legge ad alta voce a tutti quelli che vogliono ascoltarlo. Ovviamente nessuno è interessato, sembra solo la stramberia messa in atto da uno sconosciuto. In realtà non è proprio così! Infatti, nascosto dietro una pila di libri, c’è un piccolo ascoltatore che è riuscito a eludere la sorveglianza dei genitori e che ogni sera non perde una lettura del libraio. Ma un giorno scoppia un incendio, il negozio è distrutto, i libri bruciacchiati svolazzano nell’aria e il libraio sparisce nel nulla. E con lui anche le parole. Ed è necessario inventare un nuovo codice e rivoluzionare la vita dei cittadini di Selinunte…. Un libro decisamente insolito che pone l’accento sull’importanza dei libri e delle parole, come mezzo di comunicazione e di socializzazione. L’ho apprezzato molto, anche se mi ha trasmesso un senso di angoscia. Ci pensate che orrore se perdessimo la possibilità di esprimere con le parole i nostri pensieri?

Anto Spanò