Mack è un uomo per il quale la vita non è stata mai facile; figlio di un padre alcolista e violento, arriva a compiere un gesto estremo, ma perfettamente lucido, prima di abbandonare per sempre la famiglia e la casa della sua infanzia. Solo da adulto Mack riesce a scoprire cosa sia la tranquillità e la felicità, accanto alla moglie, Nan, e ai suoi figli per i quali prova un amore profondo e nei cui confronti vuole essere il padre attento e amorevole che lui non ha mai avuto. Un giorno egli si reca in campeggio con i suoi figli, ma la tragedia incombe… Quando il figlio maggiore sta per annegare nel fiume, dopo una caduta accidentale dalla canoa, Mack non esita un attimo a tuffarsi e a salvare il giovane che era rimasto imprigionato sott’acqua. Ma, portato in salvo il figlio, si accorge che la piccola Missy, rimasta incustodita in quei momenti, è scomparsa nel nulla. Comincia la ricerca, ma l’Fbi riuscirà soltanto a ritrovare il vestitino rosso sporco di sangue e scoprirà che si tratta di un altro efferato delitto del cosiddetto Killer delle Coccinelle. A questo punto la narrazione si sposta in avanti di parecchi anni. Mack non ha mai superato la perdita della figlia, si ritiene colpevole dell’accaduto e si è allontanato da Dio, al contrario della moglie, che invece ha trovato conforto nella religione e nella spiritualità. Ma un altro colpo di scena cambia tutto lo scenario. Un giorno Mack trova nella cassetta delle lettere un messaggio firmato Pa, il nomignolo con cui la moglie chiama Dio, nel quale gli viene dato appuntamento allo stesso rifugio in cui probabilmente è morta la piccola Missy. Mack è stupito, incredulo e, al principio, crede si tratti di uno scherzo di cattivo gusto, ma poi una sensazione indefinibile lo convince a recarsi all’appuntamento. Ed è lì che Mack incontra…la Trinità. Ma è un sogno o la realtà? Questo libro è estremamente particolare: da giallo, si trasforma ben presto in un libro che parla di Dio, di tutti i misteri che accompagnano la religione, di tutti i dubbi che perseguitano l’uomo da secoli. E’ affascinante questo viaggio spirituale. Non posso negare che in diversi punti è riuscito a commuovermi, nonostante io non sia molto attenta alla religione, ma solo una persona comune piena di dubbi e, comunque, possibilista.

Anto Spanò