Nella più sordida provincia americana del Sud degli Stati Uniti, Texas, moltissimi sono convinti, ancora nel 2021, che il tempo si sarebbe dovuto fermare al 1950, l’epoca, cioè, delle grandi discriminazioni razziali contro gli afroamericani, ed in cui i più progressisti sostenevano il segregazionismo, cioè la netta separazione della comunità afroamericana rigidamente confinata in ghetti divisi dalle città dei bianchi. In questo contesto sociale a dir poco teso, i due investigatori privati Hap, bianco, e Leonard, nero, amici per la pelle e per lavoro, ricevono da una riluttante madre accompagnata dal suo figlio ventenne, entrambi convinti suprematisti bianchi, l’incarico di ritrovare la loro figlia e sorella scomparsa da tre anni Jackie , da tutti conosciuta come Jackrabbit. Tra indagini tra uomini (pochi) dotati di umanità e molti altri imbevuti di razzismo fino al midollo, le ricerche del duo a Marvel Creek si sviluppano, tra vicoli ciechi, depistaggi, scoperte impressionanti e colpi di scena sempre più sconvolgenti, dovendo non di rado farsi largo nelle indagini a colpi di calibro 22 e fucile tra individui violenti, inguaribilmente avidi e capaci di uccidere per il minimo tornaconto personale e per fare sì che i tantissimi misteri che nascondeva Jackrabbit rimanessero tali. In un’atmosfera cupa, ma a tratti irresistibilmente comica, ravvivata dal sarcasmo e l’ironia che contraddistingue la visione del mondo di Hap e Leonard, Lansdale ci tiene incollati fino all’ultima pagina con un intreccio fatto di intrighi, segreti e continui capovolgimenti di fronte fino alla fine, in cui non smetteremo di chiederci: dov’è Jack Rabbit?

 

Walter Keanu Parisi