Anche con questo romanzo Viola Ardone mi ha colpito e affondata. Questa storia tocca veramente le corde del cuore e le fa vibrare di sentimenti veri, puri e reali. Un racconto di un riscatto sociale, raccontato in modo semplice ma con un intensità tale che, una volta finito, si fa fatica a staccarsi dai personaggi che hanno popolato queste pagine. I fatti raccontati si basano su avvenimenti realmente accaduti in Italia, dopo la seconda guerra mondiale, quando il Partito Comunista aiutò dei bambini bisognosi a lasciare il centro e il sud Italia per recarsi in Emilia Romagna e in altre regioni del nord, a casa di famiglie con possibilità economiche più agiate, che riuscirono a garantire loro un periodo migliore. Amerigo 7 anni di Napoli, è il narratore di questa storia ed è uno dei bambini che hanno preso il treno per andare via. Attraverso i suoi occhi viviamo esattamente quello che lui ha vissuto e nella drammaticità del contesto, con la sua simpatia, ci fa vivere questi momenti di separazione con un po’ di “leggerezza”. Il racconto è commovente, mi son dovuta fermare più di una volta perché le lacrime cadevano copiose. Un romanzo splendido e coinvolgente, che ci fa fermare e riflettere con delicatezza e ci permette di entrare a pieno nelle vite di queste persone. Posso dirvi che da oggi sento Amerigo anche un po’ figlio mio. Ne consiglio vivamente la lettura. Buona lettura!

Giusy Aloe