A me piace leggere storie del passato, di persone comuni che per un arco di tempo della loro vita hanno lasciato il segno e contribuito alla crescita del nostro paese. Leggendo questo romanzo compiamo un viaggio nel tempo pari a due secoli di storia. Qui conosciamo il capostipite di una famiglia siciliana, che non ha mai smesso di sognare, colui che si è guadagnato e poi ha portato avanti il cognome Baruneddu. Puddu, così lo chiamano, nasce in una famiglia benestante, non gli manca proprio niente. Suo padre ha un grande progetto per lui, quello di fargli mandare avanti l’azienda di famiglia. Il ragazzo però ha ben altre idee, quel lavoro non gli piace, lui ama lavorare con le mani e la fantasia, perché la sua passione sono le scarpe e lui vuole fare il calzolaio. Avendo questo unico figlio il padre lo asseconda e lo aiuta a realizzare il suo sogno. I primi anni gli affari vanno male, ma nonostante ciò, Puddu non si scoraggia. Un giorno una nobildonna gli ordina un paio di scarpe su misura. La donna rimarrà così soddisfatta da nominarlo Baronello, da qui si dà il via alla dinastia Baruneddu di Belpasso. Il negozio con gli anni diventerà un grosso calzaturificio che esporterà scarpe in tutta Europa. Raggiunta la stabilità economica, il problema diventerà un altro: “l’amore”, questo pazzo sentimento farà vacillare l’equilibrio di questa famiglia dopo la maledizione della vecchia Gnu Ranna alla quale nessuno può sfuggire. Neanche Peppino, dopo aver perso la moglie, rincorre il sogno americano; nè Ajtina, la prima donna della famiglia a far valere i suoi diritti. Figuriamoci Janu, che di scarpe non ne vuole sapere e farà di tutto per sfuggire alla famiglia. La scrittura è alternata con alcune frasi in siciliano, che sinceramente ho trovato azzeccate, anche perché ti davano quel senso di appartenenza a quella terra era come stare in mezzo a loro, nella bella Sicilia. Le varie storie dei componenti della famiglia sono molto intriganti, forse avrei omesso alcuni particolari intimi, però in fin dei conti fanno parte della vita. Una lettura appassionante che mi ha piacevolmente colpita. Buona lettura!
Giusy Aloe