Nel piccolo paesino di Acqua Traverse, nel Mezzogiorno d’Italia, vive il piccolo Michele. Giocando con i suoi coetanei, un giorno, egli scopre un nascondiglio, presso una casa abbandonata, in cui è nascosto un bambino. All’inizio sembra morto: non si muove, non parla, è sporco e malconcio. Di fronte a quella scoperta Michele rimane attonito, fugge via e mantiene il segreto, ma poi è attratto da quel nascondiglio e da quel bambino sconosciuto. Torna sul posto, si introduce di nascosto e capisce che si tratta semplicemente di un bambino terrorizzato. A poco a poco Michele capisce anche che si tratta di un rapimento e che, incredibilmente, tutti gli adulti del suo paese sono coinvolti nella storia, compreso il padre. Vincerà l’amore per il padre o il coraggio e la voglia di giustizia? E’ questo che scopriremo nell’ultima pagina del libro di Ammaniti. Un libro molto bello che ci descrive una delle maggiori forme di crudeltà che può essere rivolta nei confronti di un essere umano. E’ una storia con cui l’autore conquista il lettore e lo appassiona, lo tiene incollato alle pagine e lo conduce pian piano verso la più sconvolgente delle verità. Michele è un piccolo eroe, un esempio di bontà, di coraggio e di lotta contro le ingiustizie. E’ uno di quei libri che dovrebbero essere letti a scuola per dimostrare che il Male esiste ed è nascosto dietro il perbenismo.

Anto Spanò