Descrivere l’estate dell’incanto un romanzo è riduttivo. Se si legge questo libro ci si immerge nei colori e nei paesaggi della Toscana;proprio come se fossimo davanti a un quadro. La nostra narratrice ha oggi 90 anni e ci racconta come ha passato quell’estate del ’39 quando aveva solo 10 anni e viene portata dai suoi nonni marchesi in campagna. Non poteva certo immaginare cosa stesse succedendo in quegli anni in Italia. Così arrivata a Villa Ada nel pistoiese Miranda inizia la sua più bella estate che lei appunto ricorda come estate dell’incanto. Lì incontra il nonno all’inizio un po’ burbero ;Elda la cuoca non troppo affettuosa e Lapo figlio del fattore del quale si innamora. E intorno a questa villa il bosco. Un fitto bosco che lei scopre insieme a Lapo dove si narra ci abitino creature misteriose. Animali strani raccontati nei secoli che Miranda ritrova dipinti sulle tele del nonno nel suo studio;dove nessuno ha il permesso di entrare . Il vero motivo di questa vacanza era però la fuga. Carofiglio si fa leggere attraverso capitoli che alternano pensieri che fa oggi Miranda con feed back di quando era bambina in mezzo a campi;boschi;cipressi e amori ;in un periodo che tutti abbiamo passato. Ed è forse proprio per questo che il lettore si affeziona subito a Miranda e alla sua innocenza.

Melania Leoncini