Una storia narrata alla maniera di Andersen! Si racconta di un re un po’ particolare cui capitò di vivere un momento storico particolare. Re Sedrik era il re di un piccolo paese scandinavo confinante con la Germania. Alto e magro, reggeva una monarchia come “una reliquia “, un paese in cui ogni cosa si svolgeva in maniera naturale. Uomo abitudinario, compiva delle azioni che si ripetevano ogni giorno ad orari precisi come un orologio. Una in particolare era che il re dalle 12 alle 13 usciva a cavallo tutti i giorni con qualsiasi tempo e attraversava il paese. Questa era chiamata “l’ora del re” sulla quale si poteva per la sua esattezza, regolare gli orologi. Tutti gli abitanti ormai consideravano il re come un’ istituzione che lavorava sodo per il regno anche se era un po’ originale. Un radioso mattino fu testimone di qualcosa d’incredibile che sconvolse l’ordinamento: l’arrivo di una macchina stranissima nera con delle persone a bordo in una divisa grigio-verde e in testa un copricapo che assomigliava ad un vaso da notte capovolto ed alcuni con dei mitra in mano; primo pensiero fu che tutte quelle cose fossero assolutamente impossibili potessero avvenire in un paese come quello, forse era una brutta pantomima e gli abitanti pensarono fosse inventato proprio dal re. Ma Sedrik si rese conto che si voleva togliere il suo regno, dopo aver ricevuto il rappresentante del Capo che gli prometteva protezione e sicurezza se…. Dopo un’iniziale disponibilità, cambiò pensiero con una decisione esemplare per cui sarà ricordato nella storia del suo piccolo regno, rivelandosi un uomo di grande coraggio, mancato a molti altri! La storia ripercorre la figura del re danese Cristiano. Mi è piaciuto molto; di veloce lettura è un libro formato di capitoli brevi e snelli, tutti scritti come fosse una strana ” favola” di tempi bui che non ci auguriamo si ripetino mai più!

Maria Vozza