“Uno schiavo non era un uomo, per questo, nella sua solitudine, l’unico posto in cui nessuno poteva limitare la sua libertà, aveva imparato a vedere molto più in là rispetto a tutte le persone il cui spirito era offuscato dalla vita che conducevano. Aveva visto l’amore che provavano l’uno per l’altra e aveva pregato, entrambi i suoi dei, perché coloro che tanto amava potessero liberarsi delle loro catene, impedimenti assai più forti di quelli che imprigionavano un semplice schiavo.” Sarà perchè i romanzi storici sono i miei preferiti, sarà perché un po’ questo racconto ricorda I pilasti della terra che è uno dei miei libri del cuore, comunque io ho amato La cattedrale del mare. La vicenda si svolge a Barcellona nel XIV secolo, durante la costruzione della cattedrale dedicata alla Madonna del Mar. Arnau, uomo coraggioso, tenace e di grande umanità, da figlio di servi della gleba riesce a diventare un banchiere di successo, nonostante le ingiustizie, i soprusi, la violenza, la peste, l’Inquisizione. La sua è una storia di libertà e d’amore, di amicizia e di legami di sangue; una storia di riscatto e di speranza. Falcones riesce a incantare il lettore, che si ritrova a consumare avidamente le pagine di questo romanzo, completamente affascinato dalla trama e dai personaggi indimenticabili che la tessono. La sua precisa ricostruzione storica permette di ritrovarsi nella Barcellona medievale, città sempre al centro della vicenda, e allo stesso tempo di vestire i panni di ognuno dei protagonisti.

 

recensione di @ilibridiBoccadoro (instagram)

 

Traduttore: Roberta Bovaia
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno edizione: 2007
In commercio dal: 1 febbraio 2007
Pagine: 642 p., Rilegato
  • EAN: 9788830424296