Lorenza e Guido si conoscono molti anni prima rispetto alla vicenda narrata. Entrambi giovani e spensierati, si tuffano in una storia d’amore dai confini incerti.
Diversi anni dopo, cresciuti e cambiati, si rincontrano nello studio di Guido. Iacopo, il figlio di Lorenza, è detenuto per omicidio volontario, ma Lorenza è sicura della sua innocenza e vuole convincere Guido a difenderlo in tribunale. Sulle prime Guido è incerto, ma poi si fa coinvolgere dal caso e si dedica alla difesa di Iacopo con cura e dedizione.
Comincia così un racconto giudiziario in bilico tra presente e passato, tra colpa e innocenza, dove i limiti di quel che è stato si mescolano con un presente minaccioso.
Iacopo è davvero innocente? E Lorenza ne è veramente convinta? O si limita a esercitare l’ancestrale senso di protezione materno?
E Guido? Riuscirà a farlo scagionare? E a fare i conti con il suo passato?
Una narrazione fluida e coinvolgente, in cui l’autore sfoggia tutta la sua sapienza giudiziaria. Un buon romanzo processuale, un testo accorato sul tempo che passa, una trattazione giuridica precisa ed esperta. La vicenda di Iacopo non potrà fare a meno di appassionare il lettore.
Stefania Russo