La pazienza del diavolo di Roberto Ciampelli Un poliziotto dal passato oscuro e drammatico che si è rifatto una vita con il lavoro da libraio ma i suoi incubi vengono sempre a tormentarlo. L’unica attenuazione al tormento è il sesso, il suo lento è sempre scaldato da qualche amante. E’ una storia di un serial killer, di un caso irrisolto e di un colloquio con un prete sull’esistenza del Male nell’anima dell’uomo. Non è il mio genere quindi, non posso fare un riscontro con altri libri. Posso dire che mi ha tenuto incollata dalla prima pagina. Nonostante gli avvenimenti e le vicende avrebbero potuto essere articolate in maniera più lungimirante e più articolate, non posso dare un giudizio proprio negativo, darei la sufficienza. ciò che mi è piaciuto è stata la collocazione delle vicende: Roma, la trama e la psicologia del spiegare il rapporto che gli individui hanno con il Male e Dio. L’altro aspetto negativo è che c’è troppa carne al fuoco. Troppi avvenimenti e svolgimento degli eventi troppo ravvicinati, non c’è lo spazio temporale che forse avrebbe dato al racconto un po’ di suspense e al lettore la voglia di indagare. Avrebbe avuto una stella in più se le vicende fossero state più attive. Comunque come romanzo di esordio lo scrittore passa l’esame: la scrittura scorre fluida e il racconto tiene incollato il lettore fino alla fine.

recensione di Elena Antonini