ANITE nacque a Tegea in Arcadia. Di questa poetessa si sa ben poco. Un riferimento è dato dal fatto che i suoi concittadini innalzarono una statua in suo onore nel 290 a. C. I pochi epigrammi rimastici, a lei attribuiti, sono iscrizioni sepolcrali composte su commissione. Uno dei più famosi è un epitaffio per una giovinetta morta, nel quale la poetessa esprime con intensità ed emotività tutta femminile, il dolore della madre per la figlia morta. Caratteristica di ANITE è anche la rappresentazione del paesaggio. ANITE esprime quel sentimento bucolico che ritroveremo anche in grandi poeti greci come Teocrito e latini come Virgilio. Altri epitaffi pervenutici manifestano l’amore della poetessa per il mondo animale. Troviamo, infatti, epitaffi dedicati ad un gallo, ad un delfino ed anche ad una cicala. ANITE fu una poetessa forse ingiustamente ritenuta minore. Ma certamente ebbe numerosi imitatori tra i quali lo stesso Teocrito.

Domenico Intini