Thriller del 2009, l’autore prima di allora era famoso per i suoi racconti horror. Ellen Roth è una psichiatra che lavora abitualmente con pazienti schizofrenici. Da poco convive con il suo collega, ma questo è appena partito per un’isola perduta in Australia. Ellen prende momentaneamente il suo posto a lavoro durante l’ assenza. Fa visita ad una paziente di cui non si sa nulla, se non che probabilmente ha subito maltrattamenti da un uomo. Ellen chiede chi sia stato, questa risponde :”L’uomo nero”. Chiamata al cerca persone, Ellen deve lasciare la stanza della paziente. Il giorno seguente la paziente è scomparsa. Cominciano così le ricerche, con l’ aiuto del collega Mark. Quello che scoprirà sarà peggio di qualunque cosa si potesse immaginare. La scrittura è incalzante e coinvolgente. I ritmi sono giusti, tengono il lettore con la curiosità e la voglia di saperne di più. Il finale a sorpresa ha l’effetto desiderato. Per quanto abbia capito dall’inizio lo svolgimento e il finale del libro, non ho perso il gusto della lettura. Viene fatta un’analisi corretta di vari disturbi, rendendoli papabili per un buon libro. Sicuramente uno dei migliori tra quelli che ho letto negli ultimi anni.

Anastasia De Masi