Descrizione

Pavel Ivanovic Cicikov viaggia attraverso la Russia comprando “anime morte”, i nomi dei contadini morti dopo l’ultimo censimento sui quali i proprietari dovevano pagare le tasse fino al censimento successivo. Vuole usare quei nomi per ottenere l’assegnazione di terre concesse solo a chi poteva dimostrare di possedere un certo numero di servi della gleba. Il romanzo avrebbe dovuto comporsi di tre parti, la terza però non fu mai scritta, mentre della seconda restano solo alcuni frammenti nei quali però il quadro dei vizi e dei difetti russi appare meno fosco che nella prima parte.

(fonte ibis)

il progetto di Gogol è rimasto a metà, lui ne voleva fare tre poemi, ispirato da quello dantesco, fermatosi purtroppo al primo che forse per lui era il suo inferno, dato che descrive una Russia di basso livello con una morale ancora più bassa. Infatti quando Gogol lo leggeva  a  Puskin , che durante la lettura rideva molto perchè a   Puskin piaceva ridere, alla fine disse “mio Dio quanto è triste la nostra Russia”.

Una lettura quasi comica, con un Gogol quasi pittore che fa lunghe descrizioni, spesso anche superflue ma che rendono l’opera un vero capolavoro. lo straconsiglio!!!