Non dobbiamo farci spaventare dalle ben 300 pagine che compongono l’opera della poliedrica autrice Daniela Musini, perché: “LE MAGNIFICHE” appassionano ed incuriosiscono il lettore, ci portano indietro nel tempo narrando le vicende private di ben 33 donne che sono state legate per politica o per amore, all’Italia. L’autrice Daniela Musini, non solo è un’abile scrittrice, ma è anche pianista, attrice ed autrice teatrale. Ha ottenuto ben 36 premi letterari nazionali ed internazionali e ben 16 premi alla carriera. Il romanzo si apre con una delle donne più conosciuta al mondo, ovvero: Cleopatra; parte dall’antica Roma e arriva sino ai primi anni del ‘900. La Musini incuriosisce il lettore, indaga ed analizza la vita delle: “Magnifiche” senza voler mai giudicare il loro operato, si limita a farne un ritratto preciso, scavando nel loro vissuto, che va al di là dei loro nomi famosi che abbiamo letto sui libri di storia, perché tutte le donne descritte sono state prima di tutto protagoniste del loro tempo. Le “Magnifiche” hanno caratteri totalmente diversi, si parla della Monaca di Monza e degli scandali che caratterizzarono la sua esistenza, della Fornarina, di Matilde Serao che fu la prima donna direttrice di un giornale, di Paolina Bonaparte (sorella di Napoleone) che “vive” ancora grazia alla scultura neoclassica di Antonio Canova, situata nelle stanze della Galleria Borghese a Roma. Prosegue con la pedagogista ed educatrice Maria Montessori che tanto amò i bambini, ma che decise di far crescere suo figlio ad una famiglia adottiva, della prima Regina d’Italia Margherita di Savoia, fino ad arrivare ai giorni nostri con Luisa Spagnoli, che ricordiamo non solo per gli eleganti abiti di alta moda, ma soprattutto per l’invenzione del noto: “Bacio” Perugina e si chiude con “LA DIVINA” Maria Callas. Si scopre che è stata Caterina de’ Medici a lanciare la moda dei tacchi a causa della bassa statura e che la rinomata pizza: ”Margherita” è nata dal cuoco napoletano Raffaele Esposito, che creò la pizza tricolore chiamandola : “Margherita” per omaggiare la Regina in visita alla città partenopea. Non mi resta che augurarvi, una buona lettura.
recensione di Ilaria Cecchi
