Questo libro, un romanzo epistolare, racconta due storie in parallelo: la storia di Margaret che si svolge durante la 2° Guerra Mondiale e quella della madre, Elspeth, che invece ha avuto origine durante la 1° Guerra Mondiale. Un ventennio circa di distanza per una storia che sembra ripetersi identica…. Elspeth viveva nell’isola di Skye, selvaggia e aspra terra scozzese, fin dall’infanzia ed è lì che è cresciuta, si è sposata ed è diventata una famosa poetessa. Non ha mai lasciato l’isola e non ha intenzione di farlo perchè ha paura dell’acqua e di salire su qualsiasi mezzo che possa allontanarla dalla terraferma. Ma un giorno riceve una lettera da uno sconosciuto ammiratore che vive dall’altra parte della Terra, negli Stati Uniti. David, questo è il suo nome, ha letto, per un caso fortuito del destino, uno dei suoi libri di poesie e ha deciso di contattarla. Da quel giorno tra i due nasce una fitta corrispondenza attraverso la quale iniziano a conoscersi e ad innamorarsi. David lascia gli Stati Uniti e si offre volontario come autista di ambulanze al fronte e, prima di raggiungere la sua meta, si precipita in Inghilterra dove c’è Elspeth che, superate le paure e i sensi di colpa verso un marito che non ama, lo raggiunge per trascorrere con lui alcuni giorni e scoprire cosa sia la felicità. Elspeth ha scoperto cos’è l’amore e non vuole rinunciarci per nessuna ragione al mondo. Ma il destino, e non solo, ci mette lo zampino. Nonostante la corrispondenza continui anche in tempo di guerra e distruzione, i due sono destinati a perdere i contatti. Ad Elspeth rimane solo Margaret, unico legame con il grande amore della sua vita. Sono passati 20 anni ed è scoppiata un’altra guerra. I violenti bombardamenti riportano alla mente di Elspeth ricordi che lei aveva tentato di mettere da parte. Ma questi riaffiorano in modo doloroso e la inducono a fuggire. Margaret intanto sta vivendo la sua storia d’amore con un soldato e, anche lei, dovrà separarsi dall’uomo che ama. Ma è a questo punto che scopre la fuga della madre, che trova una lettera di David e che comincia ad indagare sul passato della madre e sulla sua storia. E saranno le sue domande e la sua caparbietà che metteranno fine a quei novemila giorni. Nonostante la struttura di romanzo epistolare, che cerca di raccontare contemporaneamente due storie forse uguali, ma forse no, il libro è uno di quelli che si legge con piacere e senza difficoltà soprattutto quando si ha voglia di lieto fine. E’ una storia d’amore romantica; non è senz’altro il genere che preferisco in quanto questo tipo di libri rischia sempre di diventare troppo sdolcinato, ma in questo caso la troppa “dolcezza d’amore” è mitigata un po’ dall’aria di guerra. Insomma è un grado di dolcezza tollerabile.

Anto Spanò