Cluj, Ungheria, dicembre 1780. Una serie di cruenti omicidi terrorizza il centro della Transilvania, sembra che il Diavolo in persona si sia scomodato per punire e terrorizzare la superstiziosa cittadinanza. Tocca al giovane e promettente ispettore Ljudevit Alecsandri svelare il mistero e trovare l’assassino, mettendo a dura prova la sua lucidità e il suo, finora infallibile, istinto. Davide Bottiglieri compone un’opera in movimenti: “lento assai”, “notturno”, “allegro energico” e, ancora, “lento assai”, conclusi da un non- finale “prove per un requiem”, che introduce il seguito. Un giallo gotico, dalle atmosfere macabre e cupe, in cui la violenza delle uccisioni è alternata dalle turbe interiori del protagonista, personaggio retto e razionale all’apparenza ma con un animo nascosto oscuro e imprevedibile. Passi del Libro di Ezechiele fanno da spartiacque tra i capitoli, accentuando il conflitto religioso dell’ispettore e anticipando le pagine successive. Ogni volta che il lettore crede di essersi avvicinato alla soluzione, decifrando, insieme a Ljudevit, gli indizi lasciati dall’assassino, lo scrittore trova il modo di fargli cambiare strada, mantenendo così alta la tensione lungo tutte le duecentottanta pagine. Incollante!!!
recensione di Giuseppe Romito