Irene appartiene all’alta società viennese, è moglie e madre, ma ama più la mondanità del focolare domestico.
Da qualche tempo la donna intrattiene una relazione amorosa con un giovane pianista. Una mattina, uscendo di soppiatto dall’appartamento dell’uomo, è fermata da una sconosciuta che l’accusa apertamente di essere l’amante del suo fidanzato.
Irene, sconvolta, fugge via; non aveva mai pensato che la sua relazione segreta potesse essere scoperta!
La sconosciuta non demorde, la segue, la importuna e la ricatta. Ed è così che la nostra protagonista viene sopraffatta dalla paura e dall’angoscia costante. Cerca di evitare le uscite, sfugge allo sguardo indagatore del marito e arriva a pensare al suicidio. Ma…ovviamente non posso rivelare il colpo di scena finale 😀
Anche questo racconto è un eccellente esempio dell’abilità narrativa di Stefan Zweig.
La storia di Irene è talmente coinvolgente da trattenere il respiro nei momenti di maggior tensione emotiva. Non si può non provare la stessa angoscia della protagonista!

Anto Spanò