Insediamenti del mondo miceneo
La cittadella di Micene e le sue tombe a fossa e a tumulo hanno come unica rivale Tirinto, che si trova a pochi chilometri di distanza. Tavolette d’argilla incise in scrittura sillabica, rivenute a Micene e nei palazzi di Pilo e di Cnosso, sono state decifrate negli anni ’50. Si tratta di inventari: infatti a differenza delle tavolette dello stesso periodo rinvenute ad Hattusa, la capitale del regno ittita, queste non ci dicono nulla di storia politica. Dai ritrovamenti archeologici micenei possiamo comunque farci un’idea della diffusione e della varietà di questa cultura.
La ceramica micenea veniva esportata anche in Italia (con ritrovamenti nei pressi di Taranto) e in tutto l’Oriente. Questa rete commerciale straordinariamente estesa cessò di esistere con la caduta di Micene, ma fu riattivata dai Greci nel periodo delle colonie. E’ veramente sorprendente trovare esemplari di ceramica micenea, o tombe a tumulo, in alcuni luoghi della parte occidentale dell’Asia Minore o in alcune isole che le stanno di fronte, databili ad un’epoca di molto anteriore alle migrazioni dei Greci intorno al 1000 a.C.
a cura di Antonella Micolani