Kengah è una gabbiana in cerca di cibo; si tuffa in mare ma non sente il grido d’allarme dei compagni che la invitano a uscire dall’ acqua prima che la macchia di petrolio possa sovrastarla. Con le ali impregnate di petrolio, effettua un ultimo volo per cercare aiuto e plana sul balcone di un gattone nero di nome Zorba. La gabbiana consapevole che le rimangono pochi istanti di vita, decide di impiegarli per covare un uovo e chiede al gatto di farle una promessa. Zorba, in panico, accorda la richiesta: promette al povero animale in fin di vita, che non mangerà l’uovo, che se ne prenderà cura finché non sarà nato il piccolo e, infine, che insegnerà a volare al piccolo uccellino. Adempiere alle prime due promesse non risulta particolarmente difficile a Zorba, che dimostra essere un dolce e affettuoso micio. Ma per riuscire ad insegnare ad una gabbianella l’ arte del volo, chiedere aiuto ad amici, è la scelta migliore! È una storia pura e intrisa dell’ innocenza propria dei bambini. Commovente e leggera. In poche pagine l’autore riesce a trasmettere messaggi legati all’amore, al rispetto della natura, alla solidarietà. Un invito ad uscire dai propri confini ed accettare le diversità. Sepulveda è un autore che riesce, con frasi semplici, dirette e delicate, a lanciare messaggi che lasciano il segno. La lettura dei suoi testi, sebbene indirizzata ad un pubblico giovane, è piacevole a qualsiasi età. Questo è uno dei racconti che ho preferito, insieme a “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa” .

Federica Catania