Un’autobiografia, una storia insolita, che parla di musica e di lupi. E’ un libro per chi ama la musica, ma anche per chi non fa della musica il suo lavoro. E’ un libro ricco di emozioni, che si ascolta, più che leggerlo, ma col cuore: “Un balsamo per ferite antiche” come scriveva l’amata Etty Hillesum. Hélène Grimaud è una giovane donna francese, pianista, etologa e scrittrice. La sua infanzia ad Aix, cittadina della Provenza; la scoperta della musica e la passione per il pianoforte. A 8 anni decise che la musica sarebbe stata la sua vita :“[…] la musica si è impadronita di me perché è l’estensione del silenzio, di quel silenzio che sempre la precede e ancora vi echeggia. La musica è una via d’accesso a un altrove della parola, a quel che la parola non può dire e che il silenzio, tacendolo, dice. Una musica senza silenzio cos’altro è, se non rumore ?[…]” Un carattere non facile sin da bambina; non riesce a stabilire un rapporto con i suoi coetanei, poco tollera la disciplina, sia familiare che scolastica; immersa in un mondo tutto suo e per questo può sembrare superba, egocentrica. Ma, sarà proprio grazie al suo carattere deciso, scontroso, forte ed esuberante che riesce ad essere quello che è oggi Hélène. Le lezioni al Conservatorio di Parigi le permetterano di conoscere grandi musicisti, dai quali ha potuto trarne il meglio per la sua carriera di concertista: Pierre Barbizet, Jorge Bolet, Daniel Baremboin e Lèon Fleisher, nonché la grande Martha Argerich. Hèlène è giovane, grande talento musicale, bella, ma anche molto ribelle, tanto che, a soli 17 anni, durante una tournèe negli Stati Uniti decise di non voler più ritornare in Francia. La vita americana fatta di dubbi e disperazione: qui vive abitando in piccoli appartamenti dove non dispone di un pianoforte e per continuare a studiare le partiture musicali, ne fitta qualcuno ad ore o andando ai negozi Steinway. Si sente in attesa di qualcosa: un’incontro casuale in un parco di Tallahassee, in Florida, dove si era stabilita, cambiò radicalmente la sua vita. Una notte, in Florida, passeggiando per un bosco si ritrova a tu per tu con Dennis e Alawa, la sua lupa. “Fu una fortunata casualità che cambiò le mie prospettive. Eccoli i due momenti chiave della mia vita: il giorno in cui scoprii la musica e il giorno in cui entrai nell’ universo dei lupi” E’ da questo incontro che Hélène sente molto forte il bisogno di un rapporto intenso con la natura e decide di fondare nel1991, in un villaggio del Connecticut, una riserva in mezzo alla foresta. un centro per la tutela , lo studio e la custodia dei lupi selvatici. Vive con loro e ne studia il comportamento per tre anni, vivendo in isolamento. Riprenderà la sua carriera di concertista, acclamata in tutto il mondo. “Alla fine, stare con i miei lupi è un’estensione della mia vita artistica. Un arricchimento che risuona, ne sono sicura, nel modo in cui interpreto la musica che scelgo.” Un libro che alterna musica, musicisti, storie e leggende di lupi in una sola fantastica storia vera.

Gianna Ferro