Vent’anni dopo è il secondo capitolo della celebre trilogia dei moschettieri, seguito de I tre moschettieri e predecessore de Il visconte di Bragelonne. Come suggerisce il titolo, la storia riprende vent’anni dopo le avventure del primo libro. I protagonisti — Athos, Porthos, Aramis e d’Artagnan — sono ormai uomini maturi, disillusi, segnati dal tempo e dalle esperienze politiche e personali. La Francia è scossa dalla Fronda, una serie di guerre civili che mettono in discussione il potere della monarchia e aprono un nuovo scenario per gli eroi.
Dumas mescola abilmente eventi storici reali con la narrazione romanzesca, e la sua scrittura rimane vivace e ricca di colpi di scena. I personaggi sono resi con grande profondità: d’Artagnan è ora un ufficiale astuto e riflessivo, Athos è più nobile e malinconico, Aramis si è avvicinato al clero ma non ha perso il gusto dell’intrigo, e Porthos mantiene la sua lealtà e la sua forza quasi comica.
Uno degli elementi più interessanti è il conflitto interiore tra fedeltà, amicizia e ideali politici: i moschettieri si trovano talvolta su fronti opposti, e questo porta a un tono più cupo e complesso rispetto al primo libro. L’avventura è ancora presente, ma è più amara e riflessiva.
Pro:
• Evoluzione profonda dei personaggi
• Ricostruzione storica affascinante
• Trama intricata e piena di colpi di scena
Contro:
• Ritmo a volte più lento rispetto a I tre moschettieri
• Maggiore enfasi sulla politica può risultare meno avvincente per chi cerca solo l’avventura.
rimane comunque una bellissima lettura!!
Angelica