Romanzo DI esordio di Ludovica Elder, è ambientato tra Trieste e le colline del Carso subito dopo la Prima Guerra mondiale. Qui si intrecciano le vite dei tre protagonisti: Vittorio Stefàncich, reduce di guerra, dal carattere duro e autoritario, che fatica a ritrovare un equilibrio dopo le esperienze terribili del fronte. Antonia Pàhor, autentica e legata alle tradizioni contadine, cresciuta con la curiosità verso la città e le sue classi sociali più elevate e Giacomo Ledri, figlio di un avvocato influente, fino ad allora in ombra, ambizioso e affascinato dall’ideologia fascista emergente. L’autrice descrive un “secolo breve” in cui l’amore, la politica e la violenza convivono, sfaldano le certezze e impongono scelte di campo. Con una scrittura ricca di dettagli e dall’odore del mosto alla sensazione della Bora sul Carso l’autrice porta il lettore dentro la profondità psicologica dei personaggi e il peso della Storia..
Essendo un romanzo corale con molte svolte, chi cerca letture veloci potrebbe sentirlo un po’ «lungo»: sono 512 pagine dense di descrizioni e vite che scorrono…
I temi politici (ascesa del fascismo) sono trattati con realismo, ma i contenuti tragici e politici possono risultare pesanti per chi cerca storie più leggere.
I vestiti della domenica è un romanzo storico avvincente e ben articolato, con un’ambientazione curata e personaggi memorabili. Perfetto per chi ama le saghe familiari che intrecciano storia, passione e riflessione sulla Storia, soprattutto nel contesto di confine come il Friuli-Venezia Giulia del primo Novecento. Adoro le saghe familiari, quindi non poteva non piacermi, ne consiglio la lettura!!!
Angelica
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