Le doti di scrittore di André Aciman non credo si possano mettere in discussione, né la capacità di saper scandagliare i sentimenti dei suoi personaggi in profondità e di farli emergere dal buio, mostrandoceli da vicino, così vicino da sentirne i sospiri. Alla fine, Aciman li restituisce ai legittimi proprietari, in questo caso un giovane uomo e una giovane donna, che torneranno a nascondersi tra le pagine di questo affascinante libro che rievoca il ben noto racconto di Dostoevskij. Se cercate una storia d’amore dalla trama avvincente, comprate un altro libro! Quello che succede in questo è presto detto: due persone si conoscono a una festa di Natale e ogni sera fino a Capodanno si danno appuntamento per andare a vedere vecchi film francesi. La storia è tutta qui, un innamorarsi che scuote i loro corpi, invadendo la nostra testa, ci sovrasta, distrugge la realtà per dar spazio alla bellezza, dove nulla è più come prima: New York come Venezia, le gelide rive dell’Hudson come calde spiagge sabbiose e le parole arrivano come quelle dei dialoghi dei film di Eric Rohmer. Consigliato solo ai romantici, quelli che cercando l’infinito trovano il “raggio verde”.

recensione di Beatrice Maffei

 

Traduttore: Valeria Bastia
Editore: Guanda
Anno edizione: 2010
In commercio dal: 13 gennaio 2011
Pagine: 457 p., Brossura
  • EAN: 9788860885777