“Prove per un requiem” è il sequel di “Omicidi in si minore”. Anche questo romanzo come il precedente è diviso in parti che fanno riferimento ad un’opera musicale. Questo romanzo è stato diviso seguendo le sezioni del Requiem di Mozart che il compositore viennese iniziò a comporre, senza mai concludere, in punto di morte. In questa seconda avventura Ljudevit Alecsandri si trova alla ricerca del serial killer che ha mietuto vittime nella città in cui lui era ispettore di polizia ovvero Cluji. Il lungo inseguimento lo porta fino a Vienna dove il temibile e sadico assassino ha trovato riparo e continua nella sua infinita sequenza di morte. Ad aiutarlo nel difficile compito di fermarlo c’è il fidato amico medico Mesmer al quale presto si aggiungerà la premurosa madame Brunhilde. Ambientazione gotica e suspense, sono due degli ingredienti vincenti di questo romanzo. Siamo nella Vienna di fine settecento, divenuta stavolta il teatro degli efferati delitti. A cercare di fermare il terribile artefice di tali nefandezze, arrivano dai Carpazi un ispettore e un dottore, figure molto diverse, unite però dallo stesso scopo: porre fine alla scia di sangue che sta attraversando L’Europa e, nel caso di Ljiudevit, vendicare la terribile uccisione dell’amata Helena. Anche qui la scrittura è ricca ed elegante, con numerosi colpi di scena. Davide Bottiglieri ci regala un romanzo speciale con descrizioni uniche e coinvolgenti. Il ritmo è vivace non ci sono cali di tensione ed il libro rimane emozionante fino al termine. Ma è davvero giunto al termine? Leggetelo se volete saperlo.

 

recensione dii Giuseppe Romito

 

Collana: Maigret
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 14 dicembre 2018
Pagine: 256 p., Brossura
  • EAN: 9788894990485