Il cavaliere di Bronzo 

Diritto, in riva al fiume desolato,

stava Egli, da pensier grandi agitato
e spingeva lo sguardo via lontano.
Dinanzi a lui fluiva, largo, il fiume,

ove, solo, vogava un batteI gramo.
Sul margine muscoso e paludoso
poche disperse macchie d’isbe brune,
dimore del misero Finno;
e, intorno, il bosco, ove giammai discese,
un raggio tra il vapor caliginoso:
Egli pensava: «Qui noi lo Svedese
potremo minacciare; qui il destino
vuoI che fondiamo una città a dispetto
del nostro superbioso vicino.
Ha la. natura stessa il luogo eletto
per aprir sull’Europa una finestra
e darci ferma sede in faccia al mare.
Su quest’acque, or deserte, farci festa
inviteremo tuttI glI stendardI;
e molto spazio avrem per banchettare ».
Cent’anni son passati e, ai nostri sguardi,
meraviglia del Nord, ricca ed illustre,
dall’ombra delle selve e dal palustre
terreno, s’erge la città novella.
Là dove il pescatore finlandese,
triste figliastro di cattiva stella:
lungo le rive spopolate, stese,
nell’onde ignote: le sue vecchie reti,
s’addensan oggi, armoniosi, lieti,
di vita pieni, torri e palazzi;
e, da tutte le parti, da ogni lito,
vedi in folla arrivar navigli amici
agli approdi sontuosi; di granito
si decorò la Nevà; sopra le acque
si distesero i ponti; ogni isoletta
di bei giardini verdi si compiacque.
Città di Pietro, insuperbisci e sta
come la Russia, salda e inviolata!
Pace per sempre abbiano teco i vinti;
per sempre siano nel cuore delle turbe
finniche l’odio ed il ricordo estinti
della lor vecchia schiavitù; né turbi
di Pietro jl sonno vana inimistà!

Aleksandr Sergeevič Puškin (Mosca, 6 giugno 1799, 26 maggio del calendario giuliano – San Pietroburgo, 10 febbraio 1837, 29 gennaio del calendario giuliano) è stato un poeta, saggista, scrittore e drammaturgo russo. Viene riconosciuto come uno dei poeti e letterati  è uno dei fondatori della letteratura russa più importanti dell’800 e di tutti i tempi. Fa parte dei mostri sacri russi della letteratura dell’epoca, come Lev Tolstoj, Anton Cechov, Fedor Dostoevskij, Nikolaj Gogol e Ivan Sergeevič Turgenev. Il 6 giugno del 1799 nasceva a Mosca, Aleksandr Sergeevič Puškin da una famiglia nobile il padre era Sergej L’vovič Puškin  la madre Nadežda Osipovna Gannibalova, Muore dalle ferite riportate in duello il 10 febbraio del 1837 a San Pietroburgo.

A questo punto si offrì di insegnarmi a giocare a biliardo.
«Questo» diceva «è indispensabile per noi militari. Durante una campagna, per esempio, capiti in un posticino sperduto: di che ti vuoi occupare? Non si può mica sempre picchiare gli ebrei… Per forza andrai in trattoria e ti metterai a giocare a biliardo; perciò bisogna saper giocare!»
“Da La figlia del capitano”