“I lampi aiutano il cammino, i boati dei tuoni si rincorrono nel cielo.” Il brigante è il primo romanzo di Marco Vichi che ho il piacere di leggere: una storia coinvolgente che si legge tutta d’un fiato con la netta sensazione di essere seduti a quel tavolo, in quella notte di tempesta, mentre la brace sfrigola e una civetta urla nel bosco. “Quando la legna finisce, anche il camino più grande si spegne.” Ambientato sui monti dell’appennino pistoiese in un periodo storico che va da metà settecento a inizio ottocento, in un clima ricco di tradizioni, maledizioni, usanze e patemi d’amore, spicca silenziosa la durezza delle condizioni di vita dei contadini e dei poveracci accompagnata dalla certezza che non ci sia possibilità alcuna di miglioramento. “In quel momento capii che l’amore nasce dal mistero, un mistero più grande dell’uomo.” Una scrittura pulita che appaga completamente il lettore che non smetterebbe mai di ascoltare questa storia. Decisamente un ottimo noir storico da leggere.

recensione di Maria Valentina Luccioli

Editore: Guanda
Anno edizione: 2006
In commercio dal: 19 ottobre 2006
Pagine: 161 p., Brossura
  • EAN: 9788882466640