Il romanzo incomincia nel 1947 a Stellata un paesino ai margini del Po. Racconta la vita di Norma Casadio che trascorre la sua infanzia accudita da sua nonna Neve, la mamma Elsa sarà completamente assente durante la sua infanzia e adolescenza. Le sue giornate trascorrono giocando con un bambino di nome Elia, nascerà una bellissima amicizia caratterizzata da complicità e spensieratezza. Con un salto temporale troviamo Norma ormai donna che vive a Londra. Con diversi flashback l’autrice ripercorrerà la sua giovinezza con i propri amori e delusioni. Dopo anni Norma ritornerà a Stellata nel suo paese natio, per accudire la mamma ammalata, quella mamma che è stata sempre assente ma a cui ne sentiva il bisogno. Ritroverà anche Elia il bambino di giochi infantili, il loro rapporto muterà e maturerà nel tempo. Il primo sole dell’estate è il secondo romanzo di Daniela Raimondi, è una continuazione di quello precedente anche se personaggi e temi sono completamente differenti. Per questo motivo lo si può leggere anche separatamente perché è un’opera a sé stante. Mentre La casa sull’argine, primo romanzo della scrittrice mantovana, opera apprezzata dalla critica e della maggior parte dei lettori, non mi impressionò notevolmente, il seguito mi ha emozionato maggiormente. La lettura è scorrevole e piacevole, i personaggi sono empatici, la narrazione emozionante. Daniela Raimondi si conferma così un’ottima scrittrice, aspetterò altri suoi romanzi.

 

Antonio Martino