“Infatti, a ogni rivolgimento della sorte, la più malaugurata delle sciagure è quella di essere stati felici. Boezio, De consolatione philosophiae”

Tutte le cinque parti in cui è diviso questo romanzo cominciano con una citazione presa dalla letteratura latina. In realtà si tratta di un romanzo giallo abbastanza avvincente, scritto da J. K. Rowling con lo pseudonimo di Robert Galbraith. Questo è il primo della saga in cui è protagonista Cormoran Strike. Lui è un investigatore privato la cui vita è a scatafascio: è un reduce di guerra, mutilato, si è appena lasciato con la fidanzata e il lavoro non frutta granché. Qualcosa però cambia quando viene ingaggiato per trovare l’assassino di una top model, la cui morte è stata archiviata dalla polizia come suicidio. Contemporaneamente, nello studio di Cormoran arriva una nuova segretaria, molto efficiente, con la quale inizia un rapporto di lavoro e di stima. Questa relazione tra capo e segretaria (all’apparenza solo amichevole) è uno dei motivi per cui la storia mi ha coinvolto. Ho trovato la costruzione del loro rapporto molto naturale, vera, non stereotipata. Mi piacerebbe sapere come procede la saga: il caso su cui si indaga ovviamente viene chiuso con il termine di questo libro, ma le avventure di Cormoran e la sua collaborazione con Robin continuano nei successivi appuntamenti.

Alessandra Micelli