C’è un Cristo mai raccontato per Saramago, un Cristo, la cui voce potrebbe essere molto diversa da quella arrivata fino ai giorni nostri. Ecco che Saramago prova, attraverso i dialoghi di Gesù con i discepoli, Maria di Magdala, Dio e il pastore a rimandarci la figura di un uomo con tutta la sua umanità, passione, timore e rassegnazione nei confronti di un Dio burattinaio del suo destino. Questa lettura fa emergere, tristemente, la voglia di potere e gloria di un Dio che usa suo figlio per affermare ciò. “Se il male non esistesse, la fama di Dio nn avrebbe modo di affermarsi”. Gesù che chiede perdono per il suo Dio che non sa quello che sta facendo, apre interrogativi disarmanti sul destino dell’umanità. Come sarebbe cambiato il percorso politico, religioso e culturale dei popoli senza quell’agnello sacrificale morto sulla croce? Lettura impegnativa, poco scorrevole a causa della mancata punteggiatura nei dialoghi che rende difficile la scansione temporale. Ho trovato Saramago, in questo libro, più che blasfemo, surrealista. D’altronde o che Gesù Cristo fosse figlio di Dio, venuto in terra per salvare l’uomo dal peccato, o che fosse venuto per accrescere la gloria e la potenza di Dio, per me è comunque una storia che per essere creduta richiede Fede.

 

Brunella Bruzzano

 

Traduttore: Rita Desti
Editore: Feltrinelli
Anno edizione: 2014
Formato: Tascabile
In commercio dal: 1 maggio 2014
Pagine: Brossura
  • EAN: 9788807885341