Maggio del 1940. La guerra non è ancora iniziata. A Vigata, come in tutta Italia, vige un imperativo per le coppie sposate: fare figli. In tal modo si dimostra attaccamento al Paese e al tempo stesso si può godere di agevolazioni e benefici. Ma non tutte le coppie hanno la possibilità di mettere al mondo bambini e, strano a dirsi per il modo di vedere dell’epoca, per problemi dell’uomo e non della donna. Ma la necessità aguzza l’ingegno. Soluzioni concrete sono alla portata di mano. Basta volerlo. È vero sono soluzioni boccaccesche, non proprio eticamente accettabili, ma pur sempre prese in buona fede, per il bene della Patria e della famiglia. Anche l’avvocato Tonino Mascara’, non ancora sposato nonostante i suoi trentacinque anni, si fa promotore di una speciale missione per risolvere lo spinoso problema, con buona pace per tutti gli interessati. Un delizioso tratteggio, quello di Camilleri, di una Sicilia che forse non esiste, ma che esalta l’arguzia e l’ingegno dei siciliani. Un simpatico quadretto che mette in risalto l’accattivante malizia di giovani donne che, apparentemente sottomesse, come tradizione vorrebbe, ai loro mariti, prendono decisioni forse discutibili sotto il profilo morale, ma certamente foriere di cose buone per la Patria e per la famiglia.
Domenico Intini