“Come se la fine dell’umanità fosse passata di lì.” Questo è il primo romanzo che leggo di Donato Carrisi e ho apprezzato molto il suo stile. Con una trama essenziale e dei personaggi stilizzati, a volte appena tracciati (eppure si riescono ad immaginare benissimo), l’autore punta sugli aspetti inquietanti della nostra quotidianità: i segreti di una confraternita, l’ambiguità, le doppie verità e il profumo dei soldi. “Dovevo perdere tutto perché dentro di me nascesse un pensiero profondo. Perché, per una volta, non pensassi solo al mio tornaconto.” La voce narrante ti porta in quelle zone della nostra psiche che fanno paura, che non vorresti vedere. Perché a volte al pubblico basta un colpevole, uno qualunque, pur di mettere a tacere la propria coscienza. “Ti ho portato nel lato oscuro della luce. Perché anche la luce ne aveva uno. Non tutti riuscivano a vederlo.” Il posto più buio è l’anima nera di qualcun altro. Buona lettura!

recensione di Maria Valentina Luccioli

Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno edizione: 2015
In commercio dal: 23 novembre 2015
Pagine: 373 p., Rilegato
  • EAN: 9788830439429
  • prezzo 18,60