In un mondo post-apocalittico, un padre in compagnia del proprio figlio, un bambino, camminando con un carrello della spesa la loro unica fonte di sostentamento e di salvezza, percorrono una strada dirigendosi verso il sud, per sfuggire all’inverno che sta sopraggiungendo. Le loro giornate sono tutte uguali, quotidianamente sono alla ricerca di cibo e al riparo dai possibili attacchi di altre persone. Il mondo è in una fase arcaica-primitiva, dove la natura è “morta” e i pochi umani esistenti, vagano come zombie. In questo paesaggio drammatico, gli atti di malvagità, crudeltà e violenza spietata per la propria sopravvivenza, sono ricorrenti e saranno spunto di riflessione e introspezione. L’autore in maniera geniale, descrive personaggi e scenari, senza dare mai colore ed un anima viva al racconto. La scrittura è priva di aggettivi e fronzoli letterari, i dialoghi non sono virgolettati, proprio per dare continuità ed essenzialità. In tutto questo contesto grigio, buio e drammatico, l’unica “luce” è rappresentata dalla figura del bambino, che con i suoi quesiti, i suoi perché ma anche alle sue riflessioni spontanee e genuine, riuscirà a dare un barlume di speranza per il futuro.

recensione di Antonio Martino

Traduttore: Martina Testa
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Edizione: 2
Anno edizione: 2007
In commercio dal: 11 settembre 2007
Pagine: 218 p., Rilegato
  • EAN: 9788806185824